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Channel: Coccole di dolcezza
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Marronier

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Cronaca di un dolce nato con l'accompagnamento di svariati epiteti ed improperi.
Una gentile signorina dalla voce suadente mi chiama per segnalarmi l'uscita della versione italiana di Patisserie " di Christophe Felder. Potevo forse rinunciare a comprare un libro di uno dei miti della grande pasticceria ?!?! Neanche la fatica di andare in libreria e tempo una settimana e mi viene recapitato il tomo. Settecentonovantaquattropagine, si avete letto bene, 210 ricette, 3200 foto, copertina cartonata e lucida di uno sgargiante colore fucsia fluo. Apro a caso il libro e, come i bambini piccoli e capricciosi che non sanno resistere, mi faccio prendere dal frenetico entusiasmo di mettermi all'opera subito. Leggo attentamente la ricetta. Il biscuit mi incuriosisce subito per il procedimento inusuale, che definirei "al contrario", nel senso che l'albume solitamente viene aggiunto per ultimo. Il quantitativo di cacao, inoltre, mi lascia perplessa. Ma mai dubitare dei mostri sacri della pasticceria...giusto ?!?! Parto. Ottengo una bella montata di albume e zucchero, un'altrettanto bella montata di albume+zucchero+tuorlo. Inizio ad incorporare le polveri...guardando la montata da un lato e la montagnola di polveri dall'altro. E la mia perplessità aumenta. Arrivata a metà della miscela di farina e cacao, la mia montata intanto aveva perso tono. Ma io...persistoooo. Arrivata alla fine....mi trovo con un ammasso solido. A quel punto...sigh...solo a quel punto...lampadina...sospetto...tremendo sospetto. San Google aiutami tu ! Qualcuno in giro per il mondo l'avrà pur fatto 'sto dolce, no ?!?! E qui son cominciate le mie imprecazioni degne dei bassifondi. Maledettissima traduzione che ha portato il cacao da miseri 10 grammi a consistenti 100 grammi !!!!!!!!!! Nel frattempo mio figlio, sentendomi imprecare, per consolarmi mi dice che se io fossi una pasticcera più brava mi sarei accorta dell'errore. Giuro che stavo per spalmargli addosso l'ammasso al cacao !! Mi son trattenuta solo perché la lavatrice me la faccio da sola. Un bel mantra. Un respiro doppio. Afferro il secchio dell'umido e ci schiaffo dentro la bomba al cacao. Il tutto alle ore 22.30. A quel punto una persona sana si sarebbe messa il cuore in pace, sarebbe andata a letto ed avrebbe riprovato il giorno seguente. Io invece l'ipotesi di andarmene a letto con la frustrazione di un dolce fallito non l'ho nemmeno presa in considerazione.  Al letto sono arrivata all'una dopo che il dolce era bello che pronto. Con buona pace di Felder e dei redattori che hanno malamente tradotto ! Ah...dimenticavo. Pure il quantitativo di panna si son persi per strada !!
Li ho perdonati solo dopo che ho affondato la forchetta nel dolce.

Per uno stampo da 20 x 20 cm
Per lo sciroppo alla vaniglia ed al rum
3,5 cl di acqua tiepida
25 g di zucchero
mezzo cucchiaino di rum
i semi di mezzo baccello di vaniglia

Per il biscotto al cioccolato (40 per 30 cm)
60 g di tuorli
75 g di farina
10 g di cacao
120 g di albumi
90 g di zucchero semolato

Per la mousse di marroni
6 g di gelatina in fogli
275 g di crema di marroni
250 g di panna
2,5 cl di acqua (io non l'ho usata)
3 tuorli
2 cl di acqua
35 g di zucchero semolato
1,5 cl di rum scuro

Per la farcitura
100 g di crema di marroni

Preparare lo sciroppo al rum mescolando l'acqua tiepida, lo zucchero, il rum ed i semi di vaniglia

Per il biscotto al cioccolato
Preriscaldare il forno a 180 °C.
In un recipiente, lavorare leggermente i tuorli con una forchetta.
Setacciare insieme la farina ed il cacao (fatelo almeno un paio di volte perché il cacao tende a formare piccoli grumi compatti).
Montare gli albumi in planetaria o con le fruste di uno sbattitore casalingo. Quanto sono abbastanza montati, versare lo zucchero poco a poco per ottenere una neve soda. Incorporare delicatamente (a filo) i tuorli.
Incorporare, mescolando lentamente con una spatola, le polveri.
Versare l'impasto (meglio se aiutandosi con un sac a pochè) in una teglia foderata di carta forno e cuocere per una decina di minuti.

Per la mousse di marroni.
Mettere i fogli di gelatina in acqua fredda per ammollarli.
A questo punto Felder dice di mescolare la crema di marroni con 2,5 cl di acqua. Io non l'ho fatto. Regolatevi in base alla consistenza della crema che usate. La qualità della stessa è determinate per il sapore finale del dolce. Io ho usato quella professionale dell'Agrimontana che è eccellente.
Mettere i tuorli in una baccinella e montarli. Nel frattempo porre in una casseruola i 2 cl di acqua con i 35 g di zucchero e far bollire fino a quando lo sciroppo raggiunge la temperatura di 121 °C. A quel punto versare sui tuorli senza mai smettere di montarli e facendo attenzione che lo sciroppo non schizzi sulle pareti del vostro contenitore. Montare fino a completo raffreddamento.
Sciogliere la gelatina ammollata a strizzata nel rum scaldato (fate attenzione, scaldandolo, che non superi la temperatura di 60 °C), mescolare bene e poi incorporare alla crema di marroni.
Mescolare il composto così ottenuto con i tuorli montati come sopra e amalgamare accuratamente.
Semimontare la panna ed incorporarla delicatamente alla crema di marroni.

Assemblaggio finale
Sistemare in una cornice da 20 x 20 cm, alta 4 cm, il biscotto al cacao. 
Utilizzando un pennello da pasticceria bagnare il biscotto con lo sciroppo.
Stendere con una spatola la crema di marroni sul biscotto.
Versare, meglio se utilizzate il sac a poché, metà della mousse ai marroni e posare sopra il secondo biscotto. Impregnarlo di sciroppo e versare la mousse rimanente lisciandola con una spatola.
Mettere il dessert in frigorifero per farlo solidificare (o in congelatore).
Decorare con scaglie di cioccolato e marron glacé.


Meringata ciocco mousse

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Che delusione ! Ma dove è finita la solidarietà, l'aiuto reciproco, l'accoglienza gioiosa di un dono ? Io che qui vi avevo chiesto accorato aiuto per liberarmi di una scocciatura e mi ero offerta così generosamente di donarvi un ingrediente prezioso e raro nelle vostre cucine, che voi siiiiiicuramente non avete...e voi...nullaaa ! Non avete colto il mio appello né il mio dono e mi avete abbandonato a me stessa...a fronteggiare l'invasione dell'albume ! Così non si fa ! E cosa dovevo fare io povera blogger non considerata ? Non mi è restato che trincerarmi nella mia cucina in solitudine e consolarmi con una montagna di albuminose e cioccolatose meringhe. Come avete detto ? Ne volete una fetta. Dall'alto della mia bontà son disposta a perdonarvi...a patto che veniate a prendervi 'sto albume che ancora mi resta nel frigo.

Per tre dischi di meringa al cacao da 20 cm di diametro
250 g di albume
375 g di zucchero semolato
125 g di zucchero a velo
25 g di cacao

Montare in planetaria l'albume con lo zucchero semolato fino ad ottenere una consistenza gonfia, cremosa e lucida. Aggiungere, mescolando delicatamente a mano con una spatola, lo zucchero a velo e da ultimo il cacao accuratamente setacciato almeno un paio di volte.
Con l'aiuto di un sac a poché disegnare sulla carta forno tre dischi di meringa dando la forma della chiocciola e le meringhe di decorazione (ne verranno un bel po' !)
Cuocere il forno preriscaldato a 100 °C in modalità ventilata fino ad asciugatura completa (ci vorranno almeno due ore).

Per la ganache al gianduia e mascarpone
350 g di panna fresca
200 g di cioccolato gianduia
250 di mascarpone

Scaldare la panna fino quasi a bollore e poi versarla sul cioccolato, precedentemente sminuzzato, in tre volte partendo dal centro della ciotola e facendo in modo di creare un'emulsione liscia a lucida. Lasciare raffreddare completamente e riporre in frigo per alcune ore. Al momento dell'utilizzo, aggiungere il mascarpone e montare con le fruste fino ad ottenere la consistenza desiderata.

Assemblaggio
Posizionare un disco di meringa su un piatto e con il sac a poche distribuire la ganache e poi i lamponi (io ho usato due vaschette)

Nocciolini al cremino

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Orami mi sono rassegnata del tutto ed ho capito che non posso contare su di voi nella mia guerra all'albume che invade il mio frigorifero ! Ma sappiate che con questi biscottini gli ho inferto un duro colpo ed ora quello che residua in frigo è a ranghi ridotti. L'albume mi è proprio antipatico perché oltre ad essere invadente ha una consistenza vischiosa e poco collaborativa: non si riesce a versarlo a filo, si tira sempre dietro quantità maggiori per cui pesarlo è una rottura. Comunque sia, questi biscottini senza grassi si fanno mangiare uno dopo l'altro. Provare per credere !

Ingredienti per due teglie di biscotti
360 g di albume
300 g di di zucchero semolato
300 g di farina di nocciole
60 g di farina
Per la ganache:
200 g di cioccolato al latte
100 g di panna fresca
20 g di pasta di nocciole

Montare in planetaria l'albume con lo zucchero semolato fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso. Ci metterete una quindicina di minuti.
Aggiungere, mescolando delicatamente a mano con una spatola, la farina di nocciole e la farina precedentemente setacciate tra loro.
Mettere in un sac a poché e formare degli spuntoncini sulla teglia coperta di carta forno.
Cuocere in forno preriscaldato a 150 °C per una ventina di minuti, ma regolatevi con il vostro.
Preparare la ganache portando a bollore la panna e poi versandola sopra il cioccolato precedentemente sminuzzato. Aggiungere la pasta di nocciole ed emulsionare con il minipimer.

Tortini di nocciola

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Lo so a cosa state pensando. Lo so. Ha fatto i cestini di meringa e anche se non ha scritto quanti ne ha ottenuti, un bel po' di albumi li avrà pure usati. Poi si è inventata una meringata al cioccolato e con quella si è sbarazzata di 250 g di albume. Non contenta ha tirato fuori dal forno i nocciolini al cremino e con quelli altri 350 g di viscida giallognola parte dell'uovo se ne sono andati dal frigo. Avrà pure finito 'sta scorta, giusto ?! E la finirà di scassarci l'anima con le sue afflizioni albuminose, o no ?!?!? Invece, care mie, ormai è guerra aperta ed io sono quanto mai determinata a sfrattare l'albume dal mio frigorifero. Almeno fino alla prossima mousse/bavarese che produrrà altri residui di albumi !
Di ricette di torte da forno con il solo albume ne ho sperimentate più d'una, ivi compresa la tanto famosa ed altrettanto decantata angel food cake. Nel migliore dei casi, come per quest'ultima, sono soffici ma non sanno da nulla se non da farina cotta. Nel peggiore escono gommose. Perciò...bandite for ever and ever dalla mia cucina le torte da forno con il solo albume.
Queste tortine, invece, essendo fatte con la farina di nocciole restano soffici ma umide, abbastanza simili alla consistenza ed al sapore delle paste di mandorla. Se poi le glassate, ne acquistano anche in eleganza.

Ingredienti per 20-24 tortine
350 g di albumi
280 g di zucchero semolato
150 g di farina
100 g di farina di nocciole
200 g di burro
50 g di pasta di mandorle
5 g di lievito 

Montare gli albumi precedentemente portati alla temperatura ambientale con lo zucchero fino ad ottenere un composto molto gonfio e cremoso. Prelevarne una parte e unirla alla pasta di nocciole.
Aggiungere, mescolando delicatamente a mano con una spatola, la pasta di nocciole alla montata di albumi e zucchero e poi la farina setacciata con il lievito, la farina di mandorla ed il burro precedentemente ammorbidito in modo che diventi molto cremoso (ma senza liquefarlo del tutto).
Cuocere in forno preriscaldato a 180 °C per 20 minuti.

 P.S.: Si accettano scommesse: ho finito o no l'albume ???

Mousse al limone e gelatina di arancia

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Ta daaaaaaa ! Ebbene si, signore e signori, il protagonista principale di questa ricetta è, manco a dirlo, le blanc d'oeuf !! Detto così in francese almeno ve lo nobilito un po'. Dopo averlo bistrattato nel miei precedenti post è doveroso riconoscergli i suoi meriti nelle mousse. Perché e' proprio in queste preparazioni che lui è insostituibile. 
Giustamente qualcuno si è domandato da quanto tempo ho gli albumi che stazionano in frigo. Altri mi han suggerito di congelarli. Ecco è questo il punto: il congelatore, nel caso dell'albume, a casa mia è come il dimenticatoio. Accumulo e accumulo, tanto c'è tempo. Ma sono organizzata: pure le etichette con la data incollo sui barattoli !
Le uova sono considerate extra fresche fino a 9 giorni dalla deposizione (se lo dicono loro...). Nel manuale della Scuola di cucina dell'Alma dedicato alla pasticceria scrivono che le uova, se conservate in frigo a +2 °C si conservano....per diversi mesi. Si avete capito bene. Quindi io l'albume per un mesetto ce lo tengo senza problemi.
Questi bicchierini sono una valida alternativa all'inflazionato e scontato sorbetto al limone.

Per 10 persone
130 g di zucchero semolato
40 g di acqua
65 g di albume
150 g di succo di limone filtrato
8 g di gelatina in fogli
30 g di limoncello
150 g di panna fresca 35% materia grassa e senza carragenina

Per la gelatina di arance
250 g di succo d'arancia filtrato
50 g di zucchero
5 g di gelatina

Preparare la meringa italiana:
Mettere in un pentolino l’acqua e lo zucchero e far bollire fino a quando raggiungono la temperatura di 121°. Quando l’acqua e lo zucchero son arrivati a 110° cominciare a montare gli albumi in planetaria o con lo sbattitore casalingo. Quando lo sciroppo di zucchero è a 121° versarlo a filo sugli albumi continuando a montare in planetaria o con lo sbattitore fino a quando il composto si sarà raffreddato. Si otterrà una massa soffice e lucida. Riporre in frigorifero.
Mettere in ammollo la gelatina con un po’ d’acqua per una decina di minuti. Scaldare a 30° tre cucchiai di succo di limone. Unire la gelatina strizzata bene e farla sciogliere e poi versare il tutto nel succo di limone. Unire il limoncello e mescolare.
Versare il composto al limone a filo sulla meringa italiana mescolando delicatamente in modo da non smontarla.
Nel frattempo semimontare la panna (prima di montarla tenerla in frigo direttamente nella ciotola della planetaria o del recipiente nel quale viene montata perché la panna monta meglio se è fredda). La panna non va montata del tutto ma semplicemente semimontata. E questo perché se viene montata troppo c’è troppa differenza di consistenza tra la panna ed il composto di meringa+limone e unendole la panna finirebbe con il smontarsi o comunque perderebbe consistenza.
Versare il composto di limone a filo sulla panna+meringa italiana e mescolare delicatamente.
Versare nei bicchierini e riporre in frigorifero a rapprendere. 
Nel frattempo preparare la gelatina di arance
Scaldare 50 g di succo d'arancia con lo zucchero fino a 50 °C. Aggiungere la gelatina precedentemente ammollata in acqua fredda e strizzata. Mescolare bene e aggiungere il restante succo d'arancia.
Versare sopra la mousse e porre nuovamente in frigorifero.

Ciambella al gianduia e nocciole

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Fatti una fama e ti troverai a doverla difendere a tutti i costi.
Per i compagni di classe di mio figlio, Matteo è quello fortunato che ha la mamma che gli fa sempre i dolci per colazione e merenda. In effetti lui non è mai andato a scuola con una merendina confezionata, al massimo con i crackers. Durante le vacanze natalizie un giorno si organizza per trovarsi con gli amici a casa. Io in quei giorni ero molto impegnata fuori casa con un progetto che coltivavo da tempo, motivo per cui di dolci stile colazione-merenda...a casa mia nemmeno l'ombra ! Anzi, per dirla tutta, pure la dispensa era sguarnita completamente di snack salati & affini. Arriva l'ora della merenda e...tragediaaaaa !! Con l'impietosità di cui solo gli adolescenti son capaci, tra battute e scherzi, nessuno crede che da casa mia escan dolci home made. Mi son salvata in corner perché in nemmeno un'ora ho tirato fuori dal forno questo ciambellone dalla consistenza umida e dal sapore che molto ricorda quello della nutella. Manco a dirlo le orde barbariche e fameliche si son rimangiate le illazioni !

Ingredienti
300 g di uova (6 medie)
120 g di zucchero semolato
225 g di burro
300 g di cioccolato gianduia
150 g di farina
5 g di lievito

Fondere il cioccolato con il burro.
Montare leggermente, con le fruste di uno sbattitore casalingo, le uova con lo zucchero.
Unire la farina setacciata, mescolando delicatamente a mano con una spatola, e poi il cioccolato ed in burro fusi ed intiepiditi. Infine incorporare il lievito setacciato.
Cuocere in forno preriscaldato a 180 °C per 40 minuti.

Con questa ricetta partecipo al contest Un anno di colazioni del blog Letizia in cucina

Crostata di ricotta., mandorle ed amaretti

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Sebbene mia mamma negli anni abbia dirottato le sue passioni totalmente al di fuori della cucina, conserva ancora i suoi libri. Hanno un aspetto molto vissuto. Le copertine sono sgualcite ed in alcuni il dorso si è completamente staccato, tanto che a tenere insieme le pagine provvede un elastico. Le pagine, più che verso il giallo, virano decisamente in direzione del marroncino; sono piene di annotazioni ed in alcune di macchie. Tra l'una e l'altra ci sono pure foglietti scritti a mano da mia mamma con ricette varie. Ad alcune sono molto affezionata perché relative a dolci che amavo molto ma che mia mamma non faceva spesso. Anche perché il dolce era per lo più riservato alla domenica. Quando la pasticceria è diventata una mia passione mia mamma non si è più dedicata ai dolci ed io ho ripreso alcune sue ricette, come questa. Inizialmente le riproducevo alla lettera. A mano a mano che frequentavo i corsi ed apprendevo nozioni e tecniche nuove le aggiustavo. Ora non sarei proprio più capace di farle come le faceva lei: non potrei mai fare una frolla con il burro fuso o un semifreddo con le uova crude. Ma le sue ricette mi restano sempre care.

Per la pasta frolla (per una tortiera da 26 cm di diametro):
300 g di farina di grano 0
150 di burro freddo
120 di zucchero semolato
100 g di uova intere
la scorza grattugiata (solo la parte gialla) di un limone 

Per il ripieno
300 g di ricotta
100 g di zucchero semolato
100 g di mandorle tritate molto finemente
un uovo
200 g di amaretti

Preparare la pasta frolla
In planetaria con la foglia (o con uno sbattitore casalingo) far sabbiare il burro freddo a dadini con la farina (si ottiene un composto simile ad una sabbia dalla grana grossa). Aggiungere le uova, lo zucchero ed i semi di vaniglia e impastare qualche quel tanto che basta a formar un composto omogeneo. Formare un panetto alto un paio di centimetri, avvolgere nella pellicola e lasciare raffreddare in frigo. 

Nel frattempo preparare la farcitura. Sbriciolare gli amaretti in una ciotola e riunire tutti gli altri ingredienti. Mescolare in modo da ottenere un composto omogeneo.

Stendere la frolla ad uno spessore di 3-4 mm. Bucherellare il fondo e versare il ripieno. Decorare la superficie con la frolla restante.
Cuocere in forno preriscaldato a 180 °C per circa un'ora.

Con questa ricetta partecipo al contest del blog Il gatto ghiotto con Salter

Pandolce al cioccolato

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I signori lievitati sono moooolto esigenti. Richiedono mooolta pazienza, che nel mio caso, diciamo, non mi è stata elargita in sovrabbondanza da madre natura. Ma con impegno e facendo appello alle mie energie migliori, riesco a metterne insieme quanto basta. Ma oltre alla pazienza, i signori lievitati pretendono che gli si dedichi moltissimo tempo. E questo nel mio caso è un grosso problema. Ma talora soccorre madre natura. Giove pluvio imperversa da giorni e una domenica, come quella di ieri, interamente a casa è stata l'occasione giusta.

Da "I dolci da colazione" dalla collana de "La grande pasticceria d'autore"
Per la biga
125 g di farina (10-11% di proteine)
0,65 dl di acqua
25 g di lievito di birra (io ne ho messo la metà)

Versare nell'impastatrice con braccio ad uncino la farina, l'acqua ed il lievito di birra sbriciolato ed impastare per quattro minuti. Coprire con la pellicola e mettere in frigorifero a riposare per 20 minuti o comunque fino a che l'impasto ha raddoppiato di volume.

Per l'impasto
biga
250 g di farina (10-11% di proteine)
25 g di tuorli
100 g di uova
50 g di burro
75 g di zucchero (io 100)
20 g di miele
5 g di sale
90 g di gocce di cioccolato

Mettere la biga nell'impastatrice e aggiungere tutti gli altri ingredienti, tranne il sale e le gocce di cioccolato. Lavorare a velocità moderata per tre minuti. Aggiungere a questo punto il sale sciolto in un cucchiaio d'acqua tiepida e lavorare a velocità elevata per altri 8 minuti (io ho lasciato impastare più a lungo). Quando il composto è liscio ed omogeneo incorporare anche le gocce di cioccolato ed impastare ancora per un minuti a velocità moderata.
Togliere l'impasto dalla macchina e con questo formare delle palline da 30 g circa ciascuna.
Sistemare su una teglia foderata con carta forno e lasciare lievitare fino al raddoppio.
Cuocere in forno preriscaldato a 200 °C per 12 minuti.
Sfornare e lasciare raffreddare.

Pratesi

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C'è chi è trandy e glamour, sempre in prima fila, sempre un passo avanti agli altri ed agli eventi. C'è chi arriva per primo e precorre in tempi e non si fa cogliere impreparato. E c'è invece chi arriva ultimo tra gli ultimi, fuori tempo massimo. Come me, che alla volta di domenica scorsa ho finalmente riposto in cantina gli addobbi natalizi. Ricordandomi così di questi biscottini preparati per le feste.

Da "La pasticceria da forno - The professional guide - i biscotti"; edizioni Etoile
Ingredienti per due teglie
400 g di zucchero semolato
2 uova intere
3 tuorli
2,5 g di bicarbonato d'ammonio
500 g di farina
250 g di mandorle con la pelle

Unire le uova ed i tuorli con lo zucchero semolato, aggiungere la farina, il bicarbonato ed infine le mandorle.
Formare a mano sulla teglia dei filoncini del diametro di 2 cm circa e cuocere in forno preriscaldato a 180 °C per una trentina di minuti, alternando a metà cottura le teglie. Quando sono cotti, estrarre dal forno, lasciare intiepidire e, con un coltello seghettato, tranciare in diagonale delle losanghe dello spessore di 1,5 cm.
Riporre nuovamente in forno e tostare fino a doratura.

Cake al cioccolato, mandorle ed arancia

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Se amate il cioccolato c'è un libro che non può assolutamente mancare nella vostra libreria culinaria: l'Enciclopedia del cioccolato dell'Ecole du grand Chocolat Valrhona. E' un bel tomo di quattrocento e rotte pagine, riccamente illustrato in cui i Maestri dell'Ecole vi conducono per mano nel mondo labirintico del cioccolato partendo dalla materia prima e relativo temperaggio, passando per i cioccolatini, esplorando i segreti delle mousse, ganache e bavaresi, divagando tra impasti di base e biscuit per poi trionfare con mirabolanti desserts.
Quello che vi propongo oggi è un dolce semplice, veloce (in massimo mezz'ora lo infornate) e di sicuri effetto e risultato, dalla consistenza e sapore fondente. Perfetto per accompagnare una tazza di thè. A patto che usiate cioccolato e cacao di qualità eccellenti.

Per uno stampo da 26 cm
70 g di cioccolato fondente 70 % 
120 g di burro
6 uova intere
100 g di miele d'acacia
170 g di zucchero semolato
100 g di mandorle in polvere
160 g di farina
10 g di lievito chimico
30 g di cacao amaro in polvere
160 g di panna fresca 35 % materia grassa
70 g di rum
la scorza grattugiata di 4 arance (10 g) - mia aggiunta

Spezzettare il cioccolato, tagliare il burro a cubetti e farli fondere lentamente a bagnomaria o nel forno a microonde (posizione scongelamento o potenza 500 w, mescolando di tanto in tanto per evitare di bruciarlo).
In una terrina sbattere con la frusta le uova, il miele, lo zucchero e la scorza d'arancia. 
Aggiungere le mandorle in polvere, la farina setacciata con il lievito chimico, il cacao in polvere ed infine la panna.
Incorporare il cioccolato ed il burro fusi, quindi il rum.
Cuocere in forno preriscaldato a 150 °C per 40 minuti circa.

Esse di frolla

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La biscotteria realizzata con il metodo della frolla montata è ineguagliabile quanto a friabilità e scioglievolezza. Ma richiede alcune accortezze particolari.
Il burro, rigorosamente a temperatura ambientale (22/24 °C), morbido ma ancora plastico, va montato a lungo con lo zucchero per fare in modo che incorpori aria e si formi un composto chiaro (vira verso il bianco anche se usate un burro dalla colorazione gialla), gonfio e spumoso (inglobando aria aumenta di volume). E' necessario imparare bene come montare burro e zucchero, cioè quanta aria incorporare. Perché se burro e zucchero vengono montati troppo a lungo, entra una quantità eccessiva di aria nell'impasto che poi con la cottura se ne esce facendo crollare le forme date ai biscotti.
Inoltre biscotti formati sulla teglia con l'ausilio del sac a poché, vanno lasciati riposare in frigo prima di procedere con la cottura, in modo che il burro si solidifichi. 

Ingredienti (di seguito le dosi riportate nel libro; io ne ho fatto un terzo) da "La pasticceria da forno - The professional guide - i biscotti"; edizioni Etoile
500 g di burro
225 g di zucchero a velo
25 g di miele
3 uova intere medie
750 g di farina tipo 0 debole
50 g di fecola
0,5 g di vaniglia
3 g di scorza di limone (per un sapore intenso di limone aumentate le dosi)

Tirare fuori dal frigo le uova ed il burro in modo che raggiungano la temperatura ambientale.
Montare il burro con lo zucchero a velo ed il miele. Aggiungere a filo le uova intere. Infine unire la farina e la fecola setacciate e gli aromi.
Inserire in un sac a pochè con bocchetta riccia media e creare delle esse sulla teglia rivestita di carta forno.
Cuocere a forno preriscaldato a 180 °C per quindici minuti (se il vostro forno ve lo consente, altrimenti abbassate al temperatura).

Mousse al mandorlato

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Il mandorlato è un dolce prodotto nella zona di Cologna Veneta in provincia di Verona che gli dedica, in concomitanza con la festa dell'Immacolata Concezione, una sagra apposita nella quale i vari produttori della zona fanno degustare il loro prodotto. Nato dalla combinazione di soli quattro ingredienti - miele, zucchero, albume e mandorle  - e' un dolce tipico delle feste natalizie. Caratteristica che lo distingue dal torrone è la sua consistenza non morbida bensì croccante e l'alta percentuale di mandorle. Affonda le sue radici nel tempo in quanto era conosciuto ed apprezzato già al tempo della Repubblica Veneta.

Da un'idea di Salvatore de Riso
Per una torta da 26 cm di diametro

Fondo alle mandorle e cioccolato
Ingredienti
60 g di burro
40 g di zucchero a velo
60 g di cioccolato fondente al 50%
60 g di mandorle tostate in polvere
40 g di tuorli (2 di uova medie)
100 g di albumi (3 di uova medie)
20 g di zucchero semolato
15 g di fecola di patate
1/2 cucchiaino di cacao amaro in polvere
1 pizzico di sale
1/2 cucchiaino di lievito per dolci

Montare in planetaria (o con uno sbattitore casalingo) il burro morbido con lo zucchero a velo fino ad ottenere un composto molto chiaro, gonfio e spumoso. Aggiungere i tuorli a filo. A parte miscelare le mandorle tostate in polvere con la fecola di patate, il lievito, il cacao ed io cioccolato fondente grattugiato. A parte montare gli albumi  con lo zucchero semolato. Aggiungere, mescolando delicatamente a mano con una spatola, le polveri unendole un po' alla volta in alternanza agli albumi montati.
Versare in una tortiera da 26 cm di diametro precedentemente imburrata (meglio se con il sac a pochè, diversamente livellando bene con una spatola) e cuocere in forno preriscaldato a 170 °C per 25 minuti circa. 

Per la mousse al mandorlato (o al torrone)
200 g di miele millefiori
100 g di albumi
650 g di panna fresca 35% m.g.
240 g di mandorlato o torrone sminuzzato
50 g di pistacchi
15 g di gelatina
1/3 di baccello di vaniglia

In un pentolino scaldare il miele con i semi del baccello fino ad una temperatura di 110 °C. Non perdete di vista il vostro pentolino perché il miele bollendo non si comporta come l'acqua che bolle e basta, bensì aumenta di volume come il latte...e se ne esce ! (Esperienza diretta !!!!) Nel frattempo montare in planetaria (o con le fruste elettriche) gli albumi e quando il miele sarà arrivato a temperatura, versarlo a filo continuando a montare fino a raffreddamento. Nel frattempo mettere in ammollo la gelatina in acqua fredda e quando si è idratata, strizzarla e scioglierla a bassa temperatura al micronde e poi aggiungerla all'albume montato con il miele. Semimontare la panna ed unirla, mescolando delicatamente a mano con una spatola al resto del composto. Da ultimo unire il mandorlato sminuzzato ed i pistacchi.

Assemblaggio del dolce
Foderare un anello in acciaio o una tortiera da 26 cm di diametro con una striscia di acetato e appoggiarla su una teglia sopra la quale verrà posto un foglio di acetato. Versare con un sac a pochè la mousse all'interno dell'anello. Appoggiare sopra il biscuit alle mandorle e cioccolato e porre in congelatore.
Una volta congelato, estrarre il dolce, toglierlo dall'anello, capovolgerlo e gelatinare con gelatina neutra.

Con questa ricetta partecipo al contest Una tavola senza sprechi del blog Cortesie in cucina

ed alla raccolta del blog L'alveare delle delizie Riciclo goloso

Crostatine alla crema di limone

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I francesi in fatto di pasticceria sono sempre un passo avanti.
Frédéric Cassel, dopo sei anni da Fauchon a Parigi per esplorare il cammino dell'alta pasticceria, sotto l'ala creatrice di Pierre Hermé che all'epoca era chef patissier della celebre maison, ha aperto la sua pasticceria a Fontainebleau. Pasticcere dell'anno nel 1999 e nel 2007, presidente della prestigiosa associazione del Relais Dessert, nel 2012 è stato allenatore della squadra che ha vinto la coppa del mondo di pasticceria.
Vi bastano queste credenziale per convincervi che il suo metodo di preparazione della crema al limone (alias...lemon curd) è di gran lunga migliore rispetto a quello usualmente adoperato ? Il burro aggiunto alla fine e non in cottura conferisce alla crema una consistenza ed un sapore impareggiabili. Provare per credere !

Da Il pasticcere - gennaio 2014 - edizioni Italian Gourmet
Per la frolla alle mandorle
250 g di burro a temperatura ambiente
50 g di farina di mandorle
160 g di zucchero a velo
semi di mezzo baccello di vaniglia
100 g di uova intere
1,8 g di fior di sale
430 g di farina

Per la crema al limone
225 g di uova intere
240 g di zucchero
160 g di succo di limone
350 g di burro


Preparare la frolla
Lavorare in planetaria con la foglia aggiungendo gli ingredienti secondo l'ordine indicato nella ricetta.
Formare un panetto, avvolgere con la pellicola e conservare in frigorifero.
Tirare la frolla a 3 mm di spessore, foderare gli stampini e cuocere in forno preriscaldato a 160 °C per 12 minuti (ma regolatevi con il vostro forno)

Crema al limone
Mescolare le uova e lo zucchero con la scorza (solo la parte gialla perchè l'albedo, la pellicina bianca, è amara) ed il succo di limone.
Cuocere a bagnomaria, mescolando di tanto in tanto, fino a quando raggiunge la temperatura di 83-84 °C.
Raffreddare in modo da abbassare la temperatura a 60 °C.
Aggiungere il burro (io l'ho messo freddo) a dadini con l'aiuto di una frusta.
Mescolare il tutto nel mixer per 10 minuti per rompere le molecole di grasso ed ottenere così una crema vellutata e lucida.
Prima dell'uso, conservare il frigo per 24 ore coperta con la pellicola a contatto.

Io ho aggiunto un ciuffo di meringa italiana.

Semisfere al gianduia fondente e gelee al passion fruit e....il mio secondo contest: "contrasti"

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Dai libri, siano essi di pasticceria o di cucina, c'è sempre tanto da imparare. Ma ciò che i libri assai raramente - per non dire mai - possono insegnare sono le tecniche ed i metodi di lavorazione. Capire qual è l'esatta consistenza che deve avere un impasto di frolla; quanto e come montare l'albume per dare la giusta corposità alla meringa italiana; come inserire i vari ingredienti in un impasto lievitato e quanto lavorarlo: sono solo alcuni dei tantissimi esempi di nozioni che possono essere apprese solo sul campo o, per dirla tutta, insegnate ed apprese a scuola. Devo moltissimo, di quello che ho imparato, ai corsi che ho frequentato alla Boscolo Etoile Academy, una scuola di eccellenza nella formazione professionale dei cuochi e dei pasticceri. La Boscolo Etoile Academy offre un corso, o meglio un lungo percorso, per diventare chef o pasticcere professionale rilasciando alla fine un certificato di qualifica riconosciuto a livello europeo. Ma oltre a questi due percorsi, organizza durante tutto l'anno numerosissimi corsi di cucina e pasticceria coprendo tutte le aree e gli ambiti della gastronomia e dell'arte del dolce, come potrete scoprire visitando il loro sito. Nella meravigliosa location dell'ex convento di san Francesco nella Tuscia in provincia di Viterbo, presso la quale si può soggiornare, la Boscolo Etoile Academy offre anche una svariata gamma di corsi per amatori gourmet.
Fiore all'occhiello della Scuola è l' Etoilpedia, la prima Enciclopedia Gastronomica Multimediale. Trent'anni di know-how  sulla formazione ad alto livello hanno consentito alla Boscolo Etoile Academy di costruire un vero e proprio patrimonio di materiale didattico: decine di migliaia di ricette originali e professionali che hanno contribuito al rinnovamento della cucina e della pasticceria moderna attuale, oltre a schede tecniche, video e libri antichi.
E' quindi con immenso piacere - e gratitudine alla Boscolo Etolie Academy - che vi presento I PREMI CHE VERRANNO ASSEGNATI AI TRE VINCITORI DEL CONTEST: il primo, il secondo ed il terzo vincitore riceveranno rispettivamente sei mesi, tre mesi ed un mese di abbonamento multimediale all'Etoilpedia.


Ora veniamo alle REGOLE DEL GIOCO:
1) Il contest inizia oggi e termina il 15 aprile alle 24.00
2) Tema del contest sono i DOLCI CON CONTRASTI DI SAPORE E/O DI CONSISTENZE. Dolce, salato, amaro, acido e piccante danno vita a tanti abbinamenti di sapore diverso. Soffice, cremoso, croccante sono altri esempi di consistenze differenti tra loro. Potete sbizzarrirvi come e quanto volete ! Dolci al cucchiaio, biscotti, torte da forno, piccola pasticceria, semifreddi, lievitati...insomma qualsiasi tipologia di dolce va bene purchè...contrastato !
2) Possono partecipare i possessori di blog e anche i non blogger. Quest'ultimi non dovranno fare altro che inoltrami, a mezzo posta elettronica, le ricette, corredate di foto e di autorizzazione alla pubblicazione. I blogger dovranno esporre il banner nella home page del proprio blog (o nella pagina dedicata ai contest) e in calce al post, aggiungendo la dicitura: "con questa ricetta partecipo al contest di Coccole di dolcezza - "Contrasti". Dovranno poi lasciare un commento a questo post con il link alla ricetta pubblicata. La data di pubblicazione del vostro post deve coincidere con quella in cui lasciate il commento a questo post. A mano a mano che mi perverranno le vostre ricette formerò l'elenco.
3) Potete partecipare con TRE RICETTE NUOVE. Ogni ricetta dovrà essere corredata da almeno una foto.
4) Dovrete mettere il "mi piace" alla Pagina Facebook di Boscolo Etoile

Questo il banner del contest

***

Ed ora vi lascio il mio dolce "contrastato": c'è l'amaro della glassa al cacao e l'acidulo della gelee al passion friut; c'è il cremoso della mousse ed il croccante del crumble. 

Per la daquoise alle nocciole
90 g di farina di nocciole
100 g di zucchero a velo
110 g di albume
25 g di zucchero semolato
15 g di pasta di nocciole

Nella ciotola della planetaria o in un recipiente (usando le fruste di uno sbattitore casalingo) miscelare gli albumi con lo zucchero semolato, far girare in planetaria al minimo fino a che lo zucchero non si sia del tutto sciolto e poi montare fino ad ottenere un composto ben fermo ma non fioccato.
Prelevare una piccola parte di montata e miscelare con una frusta la pasta di nocciole. Incorporare il tutto alla montata di albumi.
Mescolando a mano con una spatola, unire la farina di nocciole e lo zucchero precedentemente mescolati assieme. Mettere in un sac a poché con una bocchetta da 10 cm di diametro e premere l’impasto su una teglia coperta di carta forno (non imburratela perché i grassi sono nemici degli albumi) formando una chiocciola. Cuocere in forno preriscaldato a 180° C per 15-20 minuti, non di più. Deve restare un po’ umido: questa è la sua caratteristica… e pure il suo pregio ! 

Per la geleè al passion fruit

250 g di frutto della passione privato dei semi
50 g di zucchero semolato
5 g di gelatina


Mettere in ammollo la gelatina in acqua fredda.
Scaldare a 50 °C un terzo della polpa di frutta con lo zucchero. Aggiungere la gelatina strizzata e mescolare per scioglierla bene. Unire il resto della polpa. Versare negli appositi stampi a semisfera e porre in congelatore (in abbattitore saranno sufficienti 15 minuti).

Per la bavarese al gianduia fondente 
175 g di panna fresca
75 g di latte fresco
55 g di tuorli
35 g di zucchero
150 g di cioccolato fondente al 70% (o 155 di fondente al 55%)
40 g di pasta di nocciole
7 g di gelatina
450 g di panna montata

Portare a bollore in una casseruola la panna ed il latte. Mescolare i tuorli con lo zucchero (non è necessario incorporare aria) e versare sopra i liquidi. Riporre sul fuoco e cuocere fino a raggiungere la temperatura di 85 °C. Nel frattempo mettere in ammollo la gelatina in acqua fredda. Quando la crema è cotta, unire la gelatina strizzata e mescolare bene per farla sciogliere. Aggiungere poi il cioccolato fondente sciolto al micronde o a bagnomaria (il cioccolato dovrà avere una temperatura di 45 °C) e mescolare con una spatola fino ad ottenere un composto omogeneo. Da ultimo unire la panna semimontata mescolando delicatamente a mano con una spatola. Con l'aiuto di un sac a poche, riempire a metà le semisfere. Inserire la geleé al passion fruit e poggiare sopra un disco di daquoise di diametro leggermente inferiore a quello delle semisfere. Porre in congelatore (in abbattitore basterà un'ora).

Per la glassa lucida (dall'Enciclopedia del cioccolato dell'Ecole du grand chocolat Valhrona)

Ingredienti
12 g di gelatina in fogli
100 g di acqua
170 g di zucchero semolato
75 g di cacao amaro in polvere
90 g di panna fresca 35% m.g.


Mettere in ammollo la gelatina in un recipiente riempito di acqua fredda.
In una casseruola mescolare i 100 g di acqua, lo zucchero semolato, il cacao amaro in polvere e la panna.
Far bollire per un minuto circa.
Aggiungere la gelatina strizzata e lasciare raffreddare e poi riporre per una notte in frigorifero.
Scaldare la glassa a bagnomaria o nel forno a micronde. Non appena raggiunge la temperatura di 23-24 °C posare le semisfere su una griglia a sua volta appoggiata su una teglia (che servirà a raccogliere la glassa in eccesso).
Versare la glassa sulla semisfere e riporle in frigorifero.

Per il crumble di decorazione

75 g di farina 
75 g di farina di nocciole
75 g di burro
75 g di zucchero semolato

Mettere tutti gli ingredienti in una terrina e lavorare velocemente con le punte delle dita per formare un composto a palline.

Cuocere in forno preriscaldato a 180 °C per 15 minuti.


Torta al cioccolato fondente e lamponi con mousse al fondente e zenzero

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Da cinque mesi è partita un' iniziativa divertente e stimolante di cinque bloggers: Elisa del blog Il fior di cappero, Silvia di Acqua e farina - sissima, Miria di 2 Amiche in Cucina, Silvia di Tra fornelli e pennelli e Sara di Dolcizie. Ogni mese propongono una ricetta diversa: "Cerchiamo nel web qualche foto di dolce particolare, che ci ispira, che ci stimoli; generalmente sono ricette in lingua straniera, quindi, le traduciamo, convertiamo le unità di misura e creiamo una locandina con foto originale e traduzione degli ingredienti e procedimento A questo punto ci mettiamo ognuna sul proprio ... tavolo di lavoro e proviamo a rifarla...ed è Re-cake!". 
Questa di oggi è la ricetta proposta per il mese di febbraio. 


Le mie variazioni sono state: stesse dosi per la base, ma ho raddoppiato quelle della mousse, ho cambiato il procedimento della base per renderla più soffice, ho lucidato con gelatina neutra ed ho aggiunto un grammo di gelatina nella salsina di accompagnamento per farla addensare un po'.


Ingredienti per una teglia da 22 cm.
Per il biscuit al cioccolato:
75 g di cioccolato fondente 56%
10 g  di cacao amaro in polvere
3 uova separate
40 g di zucchero
10 g di maizena

Per la mousse 
100 g di cioccolato fondente 70%
100 ml di latte intero
200 ml di panna liquida fresca
40 g di zucchero
4 g di colla di pesce
zenzero in polvere q.b.

Per la decorazione 
250 g di lamponi


Per la salsa di lamponi
125 g di lamponi
20 g di zucchero
1 g di gelatina 

Per la torta al cioccolato:
Sciogliere il cioccolato a bagnomaria o nel microonde a bassa potenza
Montare in planetaria a neve gli albumi con lo zucchero. Aggiungere poi a filo i tuorli. Incorporare, mescolando delicatamente a mano, il cacao precedentemente setacciato con la maizena e da ultimo il cioccolato fuso. Con l'aiuto di un sac a pochè con bocchetta da 8 mm, versare sulla placca del forno all'interno di un anello da 22 cm di diametro. Cuocere in forno preriscaldato a 180 °C per 15 minuti.
Una volta raffreddato, togliere dall'anello, e ricoprire l'interno dell'anello con una striscia di acetato. Posizionarvi all'interno il biscuit al cioccolato e sopra di esso alcuni lamponi.

Per la mousse :
Mettere i fogli di gelatina in ammollo in acqua fredda per alcuni minuti. Sciogliere il cioccolato a bagnomaria o nel microonde a bassa potenza e mescolare bene. Scaldare il latte a 50 °C con lo zenzero e sciogliervi lo zucchero. Strizzare la gelatina e farla sciogliere nel latte caldo mescolando con cura. Versare il latte in 3 volte sopra al cioccolato mescolando accuratamente ogni volta. Montare la panna non troppo soda e incorporarla delicatamente al resto del composto .

Versare la mousse sopra alla base di torta e porre in frigo a solidificare almeno per 2 ore o piu'.
Sformare delicatamente, togliere la striscia di acetato, gelatinare con gelatina neutra e decorare con 2 file di lamponi passati nello zucchero semolato.

Per la salsina ai lamponi:
Frullare i lamponi, passarli al setaccio per togliere i semini  e trasferirli in un pentolino insieme allo zucchero. Scaldare a 50 °C e poi aggiungere il foglio di gelatina precedentemente ammollato e strizzato, mescolando per farlo sciogliere bene.
Servire con la torta.



Ovis molis

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Nel presentarvi il mio contest, ma soprattutto la Boscolo Etoile Academy, vi ho parlato dell'Etoilpedia, la prima enciclopedia gastronomica multimediale. Ma ancor prima della nascita della stessa, la Boscolo Academy aveva cominciato a stampare libri con una propria casa editrice, le edizioni Etoile. Sono libri - li potete trovare nello Shop - di altissimo livello ed imperdibili. "La pasticceria da forno - passato e presente" in due volumi, uno dedicato alle torte ed uno ai biscotti non può mancare nella biblioteca personale di una cake-blogger ! Questa è una delle tante ricette che potete trovare.  

Ingredienti per una teglia
200 g di burro
100 g di zucchero a velo
4 tuorli d'uovo sodi
200 g di farina tipo "0" debole w 160-180
100 g di fecola
semi di mezzo baccello di vaniglia

Togliere per tempo il burro dal frigo in modo che raggiunga la temperatura ambientale di 22°-24°C
Lavorare in planetaria con lo scudo il burro con lo zucchero a velo setacciato quel tanto che basta a far amalgamare bene i due ingredienti.
Aggiungere i tuorli d'uovo passati al setaccio e da ultimo le polveri setacciate ed i semi di vaniglia.
Formare un panetto, avvolgere nella pellicola e lasciare riposare in frigo almeno per qualche ora (potete preparare l'impasto la sera prima).
Stendere la pasta allo spessore di 1 cm circa.
Cuocere in forno preriscaldato a 180 °C per una ventina di minuti (ma regolatevi con il vostro forno; io nel mio Franke devo cucinare a 150 °C).
Lasciare raffreddare completamente prima di toglierli dalla teglia in quanto sono estremamente friabili.
Si mantengono a lungo...se non siete troppo golosi.

Muffins yogurt e limone (gluten free)

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I muffins sono il mio dolce "pronto soccorso colazione". Quando non c'è nulla per la colazione - il che, a dire il vero, non capita di frequente a casa mia - il mio primo pensiero va a loro perché con due terrine, una quindicina di minuti di preparazione ed altrettanti di cottura, son belli che fatti. E le ricette sono infinite ! Questi hanno un sentore molto pronunciato di limone che si è sprigionato già in cottura lasciando un profumo delizioso per la casa. A voler esser precisini, il procedimento del maestro Montersino, non sarebbe quello dei muffins originali. Ma comunque vogliamo chiamarli...meritano !

Da "Le dolci tentazioni" di Luca Montersino
Ingredienti per 15 muffins
50 g di olio extravergine d'oliva
40 g di burro
20 g di tuorli
115 g di uova
175 g di albumi
140 g di zucchero a velo
190 g di farina di riso
50 g di fecola di patate
10 g di baking
80 g di yogurt intero
50 g di pasta di limone
125 g di scaglie di mandorle (per la decorazione)

Per la pasta di limone
60 g di limoni interi senza semi
30 g di buccia di limone
50 g di sciroppo di glucosio
80 g di zucchero a velo
100 g di zucchero fondente


Preparare la pasta di limone frullando insieme tutti gli ingredienti fino ad ottenere una pasta liscia a profumata. (la pasta può essere conservata in un contenitore ermeticamente chiuso in frigorifero per 20 giorni al massimo).

Unire lo yogurt, le uova, gli albumi e i tuorli al burro precedentemente montato a temperatura ambiente con lo zucchero a  velo e l'olio extravergine di oliva. Incorporare poi la farina di riso setacciata con il baking e la fecola di patate, emulsionando con  il mixer ad immersione in modo da ottenere una pastella liscia.
Profumare il composto con la pasta di limone, poi versare il tutto negli appositi stampini di carta, riempiendoli fino a 3/4.
Cospargrte la superficie di mandorle in scaglie e mettete in forno a 190 °C per 15 minuti circa. Sfornarli e lasciarli raffreddare, quindi spolverizzarli con lo zucchero a velo.

Langaroli

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Acquisto le nocciole tostate solo se sono finalizzate ad un dolce. Non posso tenerle in dispensa perché se apro la confezione, non mi do pace finché non vedo il fondo del sacchetto. Per non farmi fuori in solitudine questo dolce - e logorarmi con il senso di colpa ! - l'ho velocemente porzionato, impacchettato e donato. Ma dopo aver affondato il cucchiaio in un centimetro quadrato per accertarmi che fosse, come immaginavo, un vero inno alla nocciola. 

Da Peccati di gola di Luca Montersino

Per uno stampo quadrato da 22 cm 
Per la daquoise
200 g di albumi
125 g di zucchero
187,5 g di farina di nocciole
50 g di farina di riso
137,50 g di zucchero

Per la crema chantilly alle nocciole:
75 g di base di tiramisù pastorizzata
10 g di gelatina in soluzione
25 g di pasta di nocciole (io ne ho messo il doppio)
250 g di panna montata

per la base tiramisù pastorizzata:

175 g di tuorli
340 g di zucchero
100 g di acqua
1 bacca di vaniglia bourbon

per la finitura:

200 g di dacquoise alle nocciole
40 g di fave di cacao in granella
40 g di granella di nocciole
50 g di gelatina neutra



Preparare la daquoise
Montare gli albumi con 125 g di zucchero fino ad ottenere una consistenza gonfia e cremosa.
Setacciare la farina di nocciole con la farina di riso e mescolatele insieme ai 137,5 g di zucchero. Unire le polveri agli albumi montati con lo zucchero mescolando delicatamente a mano con una spatola.
Con l'aiuto di un sac a poché formare tre quadrati di 22 cm di lato.
Cuocere in forno preriscaldato a 180 °C


Per la base tiramisù fate cuocere acqua e zucchero a 121 °C ; raggiunta la temperatura versate i tuorli, che avrete già semimontato con la polpa della vaniglia, quindi montate fino a completo raffreddamento.

Versate la dacquoise alle nocciole su una placca rivestita di carta da forno e sporverizzate con la granella di fave di cacao e la granella di nocciole prima di infornare. Cuocete poi come da ricetta base.
Unite alla base tiramisù pastorizzata ancora calda la gelatina in soluzione e la pasta di nocciole, ma aspettate che il tutto arrivi a 30 °C prima di alleggerirla con la panna montata.
Mettete sul fondo di un quadro in acciaio un foglio di dacquoise alle nocciole, poi la chantilly ed infine ancora la dacquoise alle nocciole, con le granelle rivolte verso l'alto. Congelate il tutto e tagliate in cubotti, che andranno spennellati con la gelatina neutra.

Torta arluno

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Ho aspettato tanto l'inverno, le giornate dal freddo pungente ma dal cielo terso e di un blu intenso. Quando a metà febbraio, in anticipo di almeno due settimane, ho visto le viole e le margherite spuntare nei prati, mi sono arresa e sono andata a cercarlo. E lui si è fatto trovare in tutta la sua magnificenza. Complice la chiusura delle scuole per il carnevale, ci siamo regalati quattro giorni tra la neve con gli sci da fondo ai piedi.














Soffice e tonda come un cumulo di leggeri fiocchi di neve


Da Non solo zucchero - volume 1 - di Igino Massari
Vi riporto le dosi indicate nel libro perché io le ho divise per quattro ed ho ottenuto un dolce di 27 cm di lunghezza ma mi è avanzato dell'impasto (pari a due tortine tipo muffins). Ma se usate uno stampo da plum cake potete mantenere le grammature che ho usato io.

1000 g di burro
1000 g di zucchero a velo
2 baccelli di vaniglia
250 g di mandorle in polvere
200 g di tuorli
500 g di uova intere
125 g di liquore Strega (io non l'avevo ed ho usato il Grand Marnier)
250 g di fecola
250 g di farina di mais fioretto
250 g di farina bianca
10 g di lievito in polvere

Montare in planetaria il burro, lo zucchero a velo ed i semi del baccello di vaniglia  fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso. Unire le mandorle in polvere e versare a filo i tuorli e le uova intere, precedentemente miscelati tra di loro. Continuando a lavorare in planetaria, aggiungere il liquore e poi versare a pioggia la fecola, la farina di mais, la farina bianca ed il lievito precedentemente setacciati due volte.
Versare nello stampo precedentemente imburrato ed infarinato con la farina di mais e cuocere in forno preriscaldato a 180 °C per 30-40 minuti.

Biancomangiare ai formaggi morbidi e geleé di fragole

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L'invero, che, ad onor del vero, tale è stato solo sul calendario, sta cedendo il testimone alla primavera. Ma io fino all'ultimo, mi godo la neve e non rinuncio ad una domenica sugli sci. Seppur a stagione inoltrata, complessivamente è scesa parecchia neve. E' nevicato anche lo scorso fine settimana ed il paesaggio in quota è ancora da pieno inverno: montagne imbiancate, tetti carichi di neve, alpeggi che sono uniformi distese bianche e luccicanti. Ma basta scendere un po' di quota per trovare la primavera ad attenderci: già a mille metri le primule e le pratoline han preso il posto degli ellebori e qualche centinaio di metri più in giù è tutto un fiorire di ciliegi e magnolie.
L'inverno stringe la mano alla primavera, come in questo dolce che ha il bianco della neve con i suoi fiocchi leggeri che si son posati anche sul mazzo di margherite adagiato sopra. Ma ha anche il rosso delle fragole, frutto primaverile per eccellenza.

Con questo dolce inauguro lo stampo in silicone gentilmente offertomi da SilikoMartazienda italiana leader nella produzione di stampi in silicone ed articoli per la pasticceria "Made in Italy". Nessuno stampo è più indicato di quelli in silicone per la preparazione di dolci cremosi. Invero il silicone consente di sformarli alla perfezione quando sono congelati senza che sia necessario, come per gli stampi in metallo, passarli sotto l'acqua calda. Questo stampo, inoltre, è dotato di anello con due pratici manici per cui è molto agevole da maneggiare. Come potete vedere dalla foto sopra della fetta, l'atezza (4,5 cm)  consente di creare un inserto e di appoggiare una base biscotto.


Per il biscuit al cioccolato senza farina (da Pasticceria - Le mie ricette di base - di Maurizio Santin)
170 g di albumi
160 g di cioccolatyo al 70%
75 g di burro
70 g di tuorli
40 g di zucchero semolato

Lasciare ammorbidire il burro a temperatura ambiente e lavorarlo con una frusta fino ad ottenere la consistenza di una pomata liscia a morbida.
Nel frattempo sciogliere il cioccolato fondente a bagnomaria. Attendere che la temperatura scenda a 45-50 °C e aggiungere il burro. Lavorare con una spatola per amalgamare i due ingredienti.
A parte montare gli albumi con lo zucchero semolato per ottenere una meringa liscia a lucida.
Aggiungere al cioccolato i tuorli poco alla volta continuando a lavorare.
Infine incorporare gli albumi montati.
Servendosi di un sac a poché, stendere l'impasto su una placca foderata di carta forno e cuocere in forno preriscaldato a 170 °C finché in superficie non si forma una crosticina sottile resistente alla pressione del dito.
Lasciare raffreddare completamente prima di estrarre dalla placca ed utilizzare.

Per la geleé di fragole
500 g di fragole
100 g di zucchero semolato
12 g di gelatina alimentare in fogli 

Scaldare a 60 °C un terzo della purea di fragole con lo zucchero in modo da farlo sciogliere bene. Incorporare, mescolando, la gelatina precedentemente ammorbidita in acqua fredda e scolata.  Versare negli stampi e porre in congelatore (in abbattitore saranno sufficienti 30 minuti)

Per il biancomangiare ai formaggi morbidi (di Luca Montersino, ricetta inclusa nella confezione)
200 g di ricotta
100 g di yogurt magro
200 g di philadelphia
200 g di mascarpone
400 g di panna fresca
8 g di gelatina alimentare in fogli
6 g di vaniglia in bacche
130 g di zucchero semolato

Mescolare la ricotta, lo yogurt e la philadelphia con le bacche di vaniglia. Aggiungere la gelatina precedentemente ammollata in acqua fredda, strizzata e poi sciolta al micronde (o sul fuoco a bassissima temperatura) e mescolare bene per distribuirla uniformemente.
Unire, mescolando delicatamente con una spatola, la panna semimontata a parte con il mascarpone. 
Con un sac a pochè riempire lo stampo con tre quarti della mousse ottenuta. Inserire la gelatina di fragole e poi completare con la mousse restante.
Appoggiare il biscuit al cacao e porre in congelatore a rapprendere.
Una volta congelato, spruzzare sulla superficie il burro di cacao bianco per ottenere l'effetto "neve" e decorare con la gelatina rossa in dotazione con lo stampo.

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